DOLORE AL POLSO

dolore al polso

Hai il polso gonfio e dolente?

Non riesci più a sollevare pesi?

Fare anche le attività più semplici è diventato complicato?

Se hai risposto si a queste domande e vuoi sapere come mai ti trovi in questa condizione, questo è l’articolo che fa per te. Sono un fisioterapista specializzato nel trattamento di patologie di polso e mano, e ti spiegherò di cosa si tratta.

Il polso è una regione anatomica complessa, tanto che anche solo il termine generico “polso” può indicare diverse aree; per farti comprendere di cosa parliamo cercherò di semplificarti l’argomento.

CENNI DI ANATOMIA DEL POLSO

Con il termine POLSO, si intende la regione anatomica formato da:

  • Articolazione radio-ulnare distale: articolazione formata tra la parte finale delle ossa dell’avambraccio radio e ulna
  • Articolazione radio-carpica: articolazione formata dal rapporto tra il radio e le ossa carpali
  • Ossa carpali: formato da 2 file di ossa:
  1. filiera prossimale: più vicino all’articolazione radio-ulnare e formata da scafoide, semilunare, piramidale e pisiforme
  2. filiera distale: situata sopra la filiera prossimale e formata da trapezio, trapezoide, capitato e  uncinato

Per farti capire la complessità immagina questo sistema osseo ricoperto di muscoli, tendini, legamenti e nervi; quindi capirai come le cose che possono causare dolore sono davvero tante!

 

CAUSE DEL DOLORE AL POLSO

La più frequenti patologie che possono provocare dolore al polso sono:

  1. distorsione frattura
  2. tenosinovite
  3. artrosi
  1. POTRESTI AVERE UNA FRATTURA O UNA DISTORSIONE SE…
  • hai questo dolore da pochi giorni
  • hai subito un trauma o una caduta
  • hai dolore in tutti i movimenti del polso
  • Senti un dolore trafittivo sull’articolazione

Sembra strano ma alcune piccole fratture delle ossa carpali, come quelle dello scafoide, possono sfuggire al primo controllo radiografico. In tal caso dovresti sentire dolore e vedere un leggero gonfiore nella zona della frattura.

Se non ci sono stati esiti di frattura, allora potrebbe trattarsi di una distorsione, in questo caso l’apparato che ne subisce maggiormente le conseguenze è quello legamentoso.

Le lesioni legamentose non avvengono necessariamente dopo un trauma importante, infatti in persone con una lassità congenita, che compiono stress ripetitivi (per hobby o lavoro), che fanno uso di corticosteroidi, anche un trauma leggero può portare ad instabilità e dolore.

Possiamo dividere le instabilità di polso in:

  • Dissociativa: alterazione dei rapporti tra le ossa della stessa filiera carpale.

La più comune tra queste instabilità colpisce la filiera prossimale, ed escludendo fratture, viene causata spesso dalla lesione del legamento che unisce scafoide a semilunare, lo scafolunato, una delle componenti meccaniche più importanti del polso.

  • Non Dissociativa: alterazione dei rapporti tra radio e filiera prossimale e/o tra filiera prossimale e filiera distale.

In questo tipo di instabilità, spesso viene colpita l’articolazione medio-carpica (ovvero quelle che unisce tra loro le 2 filiere carpali). Questa instabilità risulta più visibile dato che inclinando e ruotando il polso verso il basso si avvertirà uno schiocco doloroso.

Perché ti sto dicendo questo? 

Perché un sistema instabile può far perdere la giusta congruità alle ossa, degenerandole prematuramente. Spesso le lesioni legamentose passano in secondo piano durante l’esame clinico e radiografico convenzionale, ed in mancanza di un adeguato trattamento questo può culminare in un precoce stato di artrosi.

Qui sotto puoi vedere un polso dopo la rottura completa del legamento scafolunato.

Perciò è importante affidarsi a personale altamente specializzato, che conosca i processi biomeccanici, sappia gestire i sintomi, consigliare ed interpretare la diagnostica strumentale.

  1. SOFFRI DI TENOSINOVITE SE…
  • Il dolore si è acutizzato dopo un’attività (sport, hobby, lavoro)
  • Senti un bruciore che aumenta utilizzando la mano
  • diminuisce stando a riposo
  • migliora con gli antifiammatori 

Con il termine tenosinovite si intende l’infiammazione delle guaine sinoviali che circondano il tendine. Nel polso le tenosinoviti più comuni sono:

  1. Sindrome di De Quervain: è una tenosinovite stenosante (occludente) del pollice, poiché colpisce la guaina sinoviale dei muscoli Abduttore lungo del pollice ed Estensore breve del pollice.

L’infiammazione causa un aumento dello spessore della guaina che rende difficoltoso lo scorrimento del tendine all’interno di essa, causando dolore ad ogni passaggio. Questa sindrome spesso si verifica in soggetti che praticano stress ripetitivi per hobby o lavoro, in particolare insorge spesso nelle neomamme. Il dolore si accentua durante inclinazione verso il basso del polso e con la prensione [link DE QUERVAIN].

  1. Tenosinovite dei flessori è una tenosinovite che colpisce le guaine che ricoprono i tendini:

Flessore radiale del carpo: causa crepitio e dolore che aumenta con la palpazione e muovendo il polso contro resistenza

Flessore ulnare del carpo: causa gonfiore e dolore che aumenta con la palpazione e piegando ripetutamente il polso inclinato verso il basso

Se vuoi approfondire l’argomento leggi l’articolo sulla tenosinovite. [link TENOSINOVITE]

  1. SOFFRI DI ARTROSI SE…
  • il dolore è iniziato progressivamente
  • potresti aver avuto un trauma in passato
  • senti degli scrosci, crepitio
  • il movimento è limitato

L’artrosi è una patologia degenerativa a carico della cartilagine articolare che ne provoca un progressivo assottigliamento. Potresti notare del gonfiore , ma non sempre è presente, negli stadi più avanzati ci potrebbero essere anche vere e proprie deformazioni di mano e polso.

Se vuoi approfondire l’argomento leggi l’articolo sull’artrosi. [link ARTROSI MANO]

IL NOSTRO METODO: MANO360°

Per risolvere queste complesse patologie è necessario applicare un percorso altamente specializzato, per questo abbiamo ideato il percorso MANO360.

Inizieremo con un’accurata valutazione fisioterapica, se lo riterremo necessario potrai consultare il nostro chirurgo ortopedico specializzato in patologie della mano, insieme potremo indicarti l’esame strumentale più adatto al tuo problema, cosi da rendere più chiaro il tuo quadro clinico e quindi più mirato il nostro intervento.

Dopo l’accurata valutazione pianificheremo il trattamento, il metodo MANO360 prevede una suddivisione in  5 STEP:

STEP 1: VALUTAZIONE FISIOTERAPICA INIZIALE

STEP 2: CONTROLLO DEL DOLORE E DELL’INFIAMMAZIONE

STEP 3: RECUPERO DELLA MOBILITÀ

STEP 4: CONTROLLO MOTORIO E MANUALITÀ FINE

STEP 5: MANTENIMENTO E CONTROLLO TUTORE

COSA UTILIZZA MANO360?

  • Terapia manuale: tecniche di mobilizzazione utili per ridurre il dolore e migliorare la mobilità
  • Terapia strumentale: terapie fisiche  come tecar, ipertermia, onde d’urto e ultrauoni sono coadiuvanti alla terapia manuale, utili per il controllo del dolore e dell’infiammazione
  • Splinting: se necessario faremo per te degli splint in termoplastica, tutori di ultima generazione, fatti su misura, ideati per ristabilire il corretto allineamento degli archi della mano e favorirne il recupero della piena autonomia
  • Kinesiotaping: tecnica manuale che prevede l’utilzzo di speciali cerotti elastici, particolarmente estensibili e senza medicinale
  • Esercizio terapeutico: esercizi attivi, personalizzati sulle tue capicità ed esigenze. Migliorano articolarità, controllo e manualità
  • Autogestione: il lavoro a casa è FONDAMENTALE per riuscire ad arrivare agli obiettivi che ci siamo preposti. Già dalle prime fasi ti proporremo esercizi che dovrai ripetere da solo, utili a mantenere e migliorare l’effetto delle nostre sedute

CONCLUSIONI

Come hai visto, il miglior modo per risolvere il tuo problema è affidarti al fisioterapista specialista e non ad un fisioterapista qualunque. La scelta del giusto professionista ti permetterà di individuare e capire la causa del tuo problema, ti aiuterà a risolvere nel minor tempo possibile evitando l’insorgere di complicanze che ti porterebbero inevitabilmente verso l’intervento chirurgico.

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Articolo scritto da:

Dr. Simone Esposito Amendola

Fisioterapista

Specialista nella riabilitazione della mano

Coideatore del percorso MANO360

Collaboratore presso il centro CREOMED