LE CICATRICI

trattamento cicatrici

IL TRATTAMENTO EFFICACE DELLE CICATRICI

Sai che le cicatrici devono essere trattate?
Le cicatrici possono provocare dolore?
Vecchie o recenti meritano di essere curate!

COS’È UNA CICATRICE E COME SI FORMA?

La cicatrice è un tessuto connettivo fibroso.

Possono essere di origine traumatica o chirurgica.

Quando chirurgicamente vengono incisi cute, fascia, muscoli e visceri il nostro corpo innesca un meccanismo di riparazione. Questo tessuto ha la capacità di legarsi a quelli circostanti rimasti illesi, è in grado di partecipare al processo di guarigione e così colma gli spazi vuoti.

Il tessuto cicatriziale però non è identico al tessuto lesionato, è sempre di qualità inferiore, per questo motivo soprattutto nelle grandi ferite traumatiche e in quelle chirurgiche c’è la perdita di elasticità e la formazione di aderenze cicatriziali. A causa del flusso linfatico e sanguigno alterato si crea una zona di blocco e così anche i nervi di piccolo e grosso calibro vengono intrappolati.

Provo a fare un esempio banale per rendere più semplice la comprensione di quanto detto.

Immagina di avere davanti a te una risma di fogli perfettamente impilati, liberi di scivolare uno su l’altro e di inciderli tutti con una lunga lama nello stesso punto. Ora invece di ripararli uno per uno con del nastro adesivo, getti della colla nella fessura che hai creato. I fogli (paragonati ai nostri tessuti) sono stati riparati, ma in questo modo il movimento di uno vincola anche gli altri. Questo è quello che accade anche ai nostri tessuti.

Anche se chirurgicamente vengono suturati uno ad uno, il tessuto cicatriziale si “lega” tra uno strato e l’altro.

La cicatrice è il ricordo di evento accaduto, il fatto di esserti abituato a convivere con questo segno indelebile, purtroppo non ti garantisce che la dimenticherai.

Dal punto di vista neurologico e meccanico la cicatrice è realmente in grado di ricordare vecchi traumi e scatenare dolori riflessi.

La perdita di mobilità tissutale e l’influenza che questa può generare nei movimenti non è sempre percepita, ma viene accusata e subita dall’organismo. Quest’ultimo si adatta nel tempo con variazioni posturali e con nuovi dolori.

Cosa può fare la fisioterapia per le cicatrici?

Prima di tutto dovrò conoscere la tua storia e raccogliere delle informazioni a me necessarie per improntare valutazione e trattamento.

La valutazione della cicatrice è visiva e manuale, devo capire di che cicatrice si tratta, in quale fase di cicatrizzazione sei, il grado di dolore e di apprensione che genera alla palpazione. Non meno importante è la valutazione della qualità dei movimenti del distretto corporeo dove è presente la cicatrice e delle zone anatomicamente correlate. Si, perché spesso accade che il tessuto cicatriziale “imbriglia” nelle sue fibre anche terminazioni nervose che possono così generare dolori e tensioni a distanza dalla cicatrice.

La scelta del trattamento è assolutamente creata per te, nel rispetto della tua storia e della cicatrice, perché ognuna ha indicazioni e tempi diversi.

Voglio però darti un’idea di cosa si può fare con il trattamento.

COSA SUCCEDE DURANTE IL TRATTAMENTO?

  1. Utilizzo tecniche manuali:
  • Mobilizzazione manuale del tessuto cicatriziale
  • Massaggio connettivale
  • Cupping
  • Fibrolisi
trattamento cicatrice

2. Utilizzo di terapie fisiche:

  • Onde d’urto
  • Ultrasuoni
  • Tecarterapia

3. terapia manuale osteopatica per il recupero dei movimenti articolari e tissutali.

Durante le sedute ti insegnerò delle tecniche di AUTOMOBILIZZAZIONE della cicatrice che potrai effettuare da solo, così da poter avere uno strumento in più da integrare al trattamento svolto insieme.

Purtroppo non si possono togliere le cicatrici, ma per fortuna la pelle è un tessuto vivo e se opportunamente trattato può recuperare l’elasticità e la funzione stimolando la produzione di collagene, eliminando le aderenze e i di conseguenza il dolore.

CHE CICATRICE HAI?

  • CICATRICE ATTIVA: è una cicatrice che sembra mobile e con un bel colore. Spesso è vecchia, ben cicatrizzata e si ha difficoltà a reperirla visivamente, ma quando la tocchi scatena dolore, riflessi viscerali o persino emozioni
  • CICATRICE ATROFICA: è una cicatrice leggermente avvallata per mancanza di collagene, la riparazione non è buona e nella fase iniziale è una cicatrice che può riaprirsi a causa di tensioni cutanee, scarsa qualità del tessuto e infezioni.
  • CICATRICE IPERTROFICA: si forma più frequentemente nelle ferite legate alle articolazioni, quindi con un processo di guarigione meccanicamente stressato. Appare rossa, dura e non oltrepassa i limiti della cicatrice iniziale, compare dopo circa 1 o 2 mesi dalla guarigione completa ed è associata a prurito e dolore di diversa entità.
  • CICATRICE CHELOIDEA (O CHELOIDE): da non confondersi con la cicatrice ipertrofica, il cheloide è una cicatrice che copre una superficie maggiore della ferita che l’ha causata, si forma in persone predisposte anche su cicatrici di minore entità rispetto a quelle chirurgiche. L’aspetto del cheloide è sgradevole, lucido e a rilievo, può crescere molto, tanto da risultare una delle cicatrici più problematiche per il movimento.
  • CICATRICE RETRAENTE: caratterizzata appunto da una retrazione cutanea con riduzione della superficie e provoca un importante deficit funzionale.

Tra i SINTOMI più frequenti che le cicatrici possono generare ci sono:

  • Blocchi o limitazioni funzionali
  • Dolori articolari
  • Ipersensibilità o iposensibilità
  • Dolori tipo “fitta” e/o bruciore
  • Dolori addomino-viscerali
  • Disfunzioni viscerali: vescica, utero, intestino, stomaco ecc.
  • Disfunzioni neurovegetative: sudorazione, ansia, paura ecc.

Principalmente sono l’esito di INTERVENTI CHIRURGICI e TRAUMI :

  • Ustioni
  • Abrasioni
  • Ferite profonde che necessitano di punti di sutura
  • Protesica ortopedica (protesi d’anca, protesi ginocchio, protesi di spalla, ecc)
  • Interventi chirurgici in esito a fratture
  • Interventi neurochirurgici (stabilizzazioni vertebrali, interventi per ernie discali ecc)
  • Mastectomia
  • Quadrantectomia
  • Tiroidectomia
  • Appendicectomia
  • Taglio cesareo
  • Artroscopia
  • Interventi di chirurgia estetica (mastoplastica, addominoplastica ecc.)
  • E molti altri interventi di vario genere

Come hai visto dietro a quell’apparente “innocuo taglietto” c’è davvero tanto da sapere e tanti sono i danni e le problematiche che può generare. Adesso sai che puoi fare molto per farla guarire al meglio.

RICORDA

  • LA CICATRICE NON DEVE FAR MALE
  • IL TRATTAMENTO NON È SOLO ESTETICO MA SOPRATTUTTO FUNZIONALE
  • IL TRATTAMENTO DOVREBBE INIZIARE APPENA RIMOSSI I PUNTI DI SUTURA
  • LA FISIOTERAPIA È IL GOLD STANDARD DEL TRATTAMENTO
  • NON ASPETTARE CHE INIZI A DARTI SINTOMI E FAI IN MODO DI NON RICORDARTI DI LEI… CURALA!

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Articolo scritto da:

Dott.ssa DAFNE RUBINI

Fisioterapista

Specialista in terapia manuale craniofacciale CRAFTA®

Specialista in terapia manuale pediatrica

Specialista in Rieducazione Posturale Globale SOUCHARD®

Responsabile del progetto FISIOBIMBO

Cofondatrice del centro CREOMED