COSA SONO GLI SPLINT?
Gli splint sono tutori, la cui funzione può essere di mobilizzazione o immobilizzazione, ha come obiettivo “posizionare” un segmento muscolo-scheletrico che temporaneamente o definitivamente non è in grado di svolgere la sua funzione.
PER COSA SONO INDICATI?
Gli splint vengono utilizzati nella riabilitazione della mano per:
- proteggere e mettere a riposo le articolazioni infiammate
- correggere e prevenire deformità
- stabilizzare articolazioni
- proteggere suture di tendini e nervi
- promuovere un corretto allineamento
- sostituire la perdita di forza muscolare
Ne esistono varie tipologie, ma possiamo dividerli principalmente in tutori STATICI e DINAMICI.
Lo Splint Statico non ha parti in movimento, ed esercita una forza statica e di supporto sull’articolazione immobilizzandola. Questa tipologia viene utilizzata principalmente in caso di:
- artrosi
- artriti
- fratture
- lesioni legamentose e lussazioni
- lesioni tendinee
- lesioni e compressioni nervose
- immobilizzazione post-chirurgica
Lo Splint Dinamico invece, possiede dei segmenti in movimento, cosi da effettuare una continua trazione dinamica in correzione. Questa tipologia viene utilizzata principalmente in caso di:
- rigidità articolari
- retrazioni tendinee
- lesioni tendinee e nervose
- artrite reumatoide
- post-chirurgico
COME VENGONO FATTI?
Gli splint sono personalizzati al 100% poiché fatti davanti a te e direttamente sulle tue mani!
Questo è possibile tramite l’utilizzo di un particolare materiale termoplastico, che, a contatto con il calore diventa modellabile e ci permette di:
- mantenere normale gli archi della mano
- facilitare lo schema di prensione
- raggiungere la massima mobilità garantendo una stabilità ottimale
E SE IL TUTORE MI DA FASTIDIO? O SI ROMPE?
Puoi stare tranquillo, la forza di questi tutori sta inoltre nel fatto che sono:
- durevoli nel tempo
- leggeri
- traspirabili
- anallergici
- confortevoli e facili da indossare
- lavabili
- ma soprattutto sono MODIFICABILI, essendo materiale termoplastico può essere nuovamente modellato, cosi che possa essere codificato in base all’evoluzione che avrete durante il percorso fisioterapico.