TENDINITE SPALLA, IMPINGEMENT SPALLA, PERIARTRITE SPALLA o LESIONE CUFFIA DEI ROTATORI

Ti hanno diagnosticato una di queste patologie?

Non sai se devi operarti?

Hai un dolore costante e acuto alla spalla?

FACCIAMO CHIAREZZA!

Alcune sono un modo diverso per dire la stessa cosa, altre la conseguenza dell’altra, ma tutte sono la manifestazione che qualcosa sta funzionando MALE nella tua spalla!!!

Hai ritirato il referto della Risonanza Magnetica, tra le mille parole a te incomprensibili hai letto la parola “Lesione” che ti fa tanto paura e ha fatto scattare in te uno stato di ansia e preoccupazione!

Avrai pensato: Lesione = intervento chirurgico di riparazione.

Tranquillo! Non correre, non prendere decisioni affrettate, per fortuna non è sempre così, anzi direi quasi mai, prima bisogna valutare bene di che lesione parliamo, di che paziente parliamo e cosa ci devo fare con la spalla.

In questo articolo ti spiegherò in parole semplici cos’è la cuffia dei rotatori e come risolvere il problema che ti affligge nel miglior modo possibile, con dei veri specialisti della spalla.

MI PRESENTO

Siamo un team di fisioterapisti, osteopati e medici, io sono Simone Bottomei specialista in terapia manuale osteopatica ed esercizio terapeutico, ho un’esperienza pluriennale con i problemi di spalla sia come fisioterapista che come docente.

Fin dai tempi dell’Università ho approfondito questa complessa articolazione, mi occupo di riabilitare spalle a tutti i livelli: dall’atleta professionista all’anziana casalinga.

Mi avvalgo della collaborazione dei migliori chirurghi in materia ed insegno questo con loro nei corsi di specializzazione a fisioterapisti e medici, che si svolgono in tutta Italia.

Affidare la tua spalla  a noi ti darà la garanzia di affidarti a dei VERI SPECIALISTI DELLA SPALLA.

COS'E' LA CUFFIA DEI ROTATORI?

cuffia rotatori spalla

Parliamo prima di cosa è la cuffia dei rotatori e a cosa serve. Solo una profonda conoscenza dell’anatomia, della fisiologia di questa articolazione cosi complessa e affascinante e la corretta esecuzione e interpretazione dei test clinici specifici ci permetterà di prendere la decisione più giusta e risolutiva per il tuo problema.

Per comprenderlo meglio esaminiamo il nome che hanno dato a questa parte anatomica, “cuffia dei ROTATORI” ci fa pensare che il ruolo principale di questi tendini sia quello di far ruotare la testa dell’omero, e invece no!!! Il ruolo principale di questi tendini è quello di mantenere centrata la testa dell’omero quindi sarebbe più corretto chiamarla cuffia dei “CENTRATORI”.

Il cattivo centraggio della testa omerale la microinstabilià, associata ad un normale processo di invecchiamento porterebbe nel tempo addirittura ad una artrosi.

Questo ruolo lo ricoprono principalmente il sottoscapolare e il sottospinoso e non il più famoso  SOVRASPINOSO, che in realtà ricopre un ruolo meno importante rispetto ai due compagni di lavoro meno famosi.

Lui ha avuto solo la sfortuna di essere anatomicamente in una posizione più scomoda, poichè scorre sotto un osso, l’acromion che va a formare un tetto per questo tendine, questo spazio quindi si chiamerà subacromiale.

COSA SUCCEDE ALLA CUFFIA DEI ROTATORI?

Se lo spazio subacromiale si riduce per un qualsiasi motivo, il tendine si schiaccia, va in sofferenza e si infiamma fino a poter arrivare alla lesione parziale o totale.

Questo è il famoso IMPINGEMENT, modo più moderno e meno scorretto di quella che veniva definita PERIARTRITE SCAPOLO OMERALE.

Quando alziamo il braccio sopra la testa per afferrare un oggetto o per fare un gesto sportivo, come effettuare il servizio a tennis, la testa dell’omero ruota sulla glena e sposta il suo centro di rotazione, questo spostamento viene controllato dal sottospinoso e il sottoscapolare come se fossero le briglie di un cavallo, che in questo modo evitano una eccessiva traslazione della testa in una direzione sbagliata.

Una eccessiva o ridotta traslazione, può danneggiare uno di questi tendini e può avvenire per uno o più di questi 3 motivi:

  • una insufficienza della cuffia,
  • una restrizione articolare dovuta ad una rigidità della capsula [link articolo capsulie]
  • uno scarso controllo neuromuscolare della scapola sul torace.

Da questa affermazione ci portiamo a casa due messaggi:

il primo, “il sovraspinoso non è il muscolo più importante della cuffia” quindi a volte se è lesionato, non è così importante e potrai convivere anche con questa lesione a patto che tutto venga sfiammato, riequilibrato e potenziato.

Il secondo “la lesione, soprattutto se non traumatica, potrebbe essere la risultante di uno scarso controllo neuromuscolare o di una rigidità articolare”

All’università ci hanno insegnato che esistono quattro tendini distinti della cuffia dei rotatori, da posteriore ad anteriore: piccolo rotondo, sottospinoso, sovraspinoso, sottoscapolare. In realtà questo non è vero perché questi tendini sono fusi in un unico tendine, soprattutto i primi 3,e rilasciano il 60% delle loro fibre all’interno della capsula articolare e partono tutti dalla scapola che è un osso che è immersa e avvolta tra i muscoli del dorso e letteralmente sospesa in aria.

In questo, modo senza essere degli esperti, possiamo già capire che un cattivo movimento della scapola sul torace  o un accorciamento della capsula, possono alterare il movimento della spalla e nel tempo provocare la lesione del sovraspinoso.

Per fortuna su questi aspetti un fisioterapista specialista di tecniche manuali e di controllo motorio può intervenire e risolvere definitivamente il problema o addirittura fare prevenzione se parliamo di giovani sportivi lanciatori (pallavolisti, tennisti, ecc…).

CHI SOFFRE DI TENDINITE ALLA SPALLA?

Le persone più a rischio sono:

  • uomini o donne oltre i 50 anni
  • chi svolge lavori manuali che prevedono il sollevamento ripetuto del braccio in alto
  • Sportivi che fanno sport utilizzando il braccio sopra la testa (tennis, nuoto, pallavolo, crossfit, sollevamento pesi)
  • Persone con artrosi o con una particolare forma ad uncino dell’acromion
  • Persone che hanno subito traumi diretti alla spalla
  • Persone con importanti disfunzioni alla colonna vertebrale (scoliosi, ecc)

Ragionando su alcuni dati statistici di uno studio che ha svolto Risonanza magnetica su un campione di popolazione molto ampio:

  • Il 50% soprattutto delle donne oltre i 60 anni ha una lesione di un tendine della cuffia dei rotatori
  • Il 50% di questo donne ha una lesione asintomatica
  • L’80% dei pazienti che ha subito una riparazione chirurgica ad un followup a 3 anni dall’intervento riportava una rirottura o un non attecchimento, ma non dolore.

Da un altro studio Astraliano viene fuori che la riparazione della cuffia dei rotatori può avere una recidiva di lesion nel 37% dei casi, ad un follow up di 16 anni dall’operazione. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6348585/].

Questo dato è in linea con unaltro studio Italiano del Prof.Castagna che parla del 38% di ririttura [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18273602].

Gli outcome clinici in termini di riduzione del dolore a riposo/durante l’attività e di soddisfazione del paziente dopo l’intervento rimangono comunque positivi, indipendentemente dall’integrità della cuffia e da altri reperti ecografici.

Ora ti starai chiedendo:

NON BISOGNA OPERARSI VISTO CHE IL RISCHIO DI RIROTTURA E’ QUASI DI 4 SU 10?

PERCHE’ NONOSTANTE LA RIROTTURA I PAZIENTI STANNO BENE?

La risposta che posso darti è che, probabilmente, i pazienti operati che hanno avuto un buon esito postoperatorio nonostante abbiano riportato la rirottura o non attecchimento, lo hanno avuto perché:

  1. hanno effettuato un programma riabilitativo serio e costante, cosa che non avevano fatto prima dell’intervento
  2. hanno rispettato un periodo di riposo biologico adeguato, cosa che non avevano fatto prima dell’intervento
  3. sono stati più motivati a prendersi cura della propria spalla, eseguendo un programma di esercizi e di tecniche mirati

Da questi dati possiamo estrapolare un ragionamento e dare un terzo messaggio da portare a casa “evidenziare una lesione della cuffia dalla RM non è un dato così importante se non accompagnato da dei segni clinici precisi”. Quindi prima di tutto bisogna fare una valutazione specifica, eseguendo dei test manuali che ci diranno chi sta soffrendo in quel momento e perché.

COSA NON FARE IN CASO DI TENDINITE ALLA SPALLA

Alla luce delle informazioni che hai appena appreso:

  1. NON ASSUMERE FARMACI INUTILI O DANNOSI
  2. NON PRENDERE DECISIONI AFFRETTATE, ma allo stesso tempo non trascurare il problema   
  3. NON PERDERE TEMPO perché alcuni autorevoli autori (vedi Yamanaka et al.)  hanno controllato  con arteriografie per 18 mesi e dimostrano che il 50% delle lesioni parziali se trascurate si posso ampliare e il 30% si possono trasformare in complete. Arrivati a quel punto l’intervento sarà INEVITABILE

COSA FARE IN CASO DI TENDINITE ALLA SPALLA

Soprattutto nelle lesioni parziali e per chi non ha un’alta richiesta funzionale il TRATTAMENTO FISIOTERAPICO CON UNO SPECIALISTA DI SPALLA DEVE ESSERE LA PRIMA SCELTA

PERCORSO TERAPEUTICO SPALLA360

La nostra esperienza pluriennale ci ha permesso di studiare un percorso per chi soffre di problemi alla spalla, che abbiamo chiamato SPALLA360, seguendoci nei vari STEP ti aiuteremo a risolvere miglior modo possibile e nel minor tempo possibile. Il percorso prevede 5 momenti precisi:

  • STEP 1 VALUTAZIONE
  • STEP 2 CONTROLLO DEL DOLORE
  • STEP 3 REUPERO DELLA MOBILITA’
  • STEP 4 CONTROLLO MOTORIO E GESTO LAVORO/SPORT SPECIFICO
  • STEP 5 MANTENIMENTO

Se voi approfondire in cosa consiste il METODO SPALLA360 ti invito a leggere l’articolo dove lo spiego passo passo [spalla360]

OCCUPARSENE SUBITO VUOL DIRE RISOLVERE IL PROBLEMA!!!

Occuparsene subito vuol dire evitare che si espanda la lesione fino a dover ricorrere per forza all’intervento artroscopico o peggio ancora, che la lesione diventi irreparabile.

Si, le lesioni della cuffia dei rotatori possono diventare irreparabili! Sono come uno strappo sul tessuto, finché è piccolo si ripara con due punti di sutura, in questo caso parliamo di ancorette [link:leggi articolo sulla riparazione cuffia], ma se diventa grande il muscolo perde il suo ancoraggio sull’osso (il tendine) [link: articolo anatomia] e di conseguenza la sua funzione, quindi come quando noi non facciamo attività, si infarcisce di grasso!

Ti starai domandando, e a questo punto che succede?

Come abbiamo visto prima, alla spalla vengono a mancare i centratori e quindi si accelera il processo di erosione e nel tempo si crea l’artrosi[link: articolo artrosi] Per fortuna da qualche anno i chirughi studiosi di spalla hanno messo a punto la protesi di spalla, ma che non da una restituzione ad integrum dell’articolazione ed è un punto di non ritorno! [link: articolo artrosi e protesi], ma tranquillo non è il tuo caso.

RICAPITOLANDO

  • La cosa peggiore è non fare nulla e pensare di risolvere con l’uso di farmaci o con la sospensione dell’attività, non farai altro che rinviare e peggiorare la situazione
  • La prima cosa è individuare il responsabile del dolore e trattarlo nel modo corretto, NON ESISTE UN TRATTAMENTO UGUALE PER TUTTI
  • La Pianificazione e la scelta del trattamento migliore devono essere fatti da uno specialista che ti seguirà dall’inizio alla fine, solo così tornerai alle tua attività
  • Il ruolo del fisioterapista specialista di spalla è quello di evitare che il paziente effettui un intervento chirurgico quando non è necessario e di evitare che si verifichi quell’evento a cascata che con gli anni porterebbe all’artrosi [link ARTROSI]

COSA ASPETTI!?! CHIAMA PER UNA PRIMA VALUTAZIONE E INIZIAMO PRIMA POSSIBILE IL PERCORSO SPALLA360 PER RISOLVERE IL TUO PROBLEMA!!!

Se hai trovato interessante questo articolo, ti invito a mettere mi piace alla nostra pagina per leggere ogni settimana contenuti interessanti scritti da professionisti del settore, su base scientifica e frutto di anni di esperienza e formazione.

Non ti rimane altro che prenotare una valutazione per pianificare il tuo percorso di guarigione insieme a noi.

Articolo scritto da:
Dr. SIMONE BOTTOMEI
Fisioterapista – Osteopata – Terapista manuale
Specialista e decente in Riabilitazione della Spalla presso STUDIOGEST
Ideatore del PERCORSO SPALLA360
Responsabile e cofondatore del centro CREOMED