LA STORIA DI STEFANO: GUARITO DALL’ERNIA DEL DISCO

testimonianza centro creomed

RIMEDI ERNIA DEL DISCO? LEGGI LA STORIA DI STEFANO

Se anche tu convivi con il mal di schiena…

Se anche tu stai pensando di operarti o ti sei già operato e ed hai ancora dolore…

Se anche tu limiti la tua vita a causa di un’ernia del disco…

TI INVITO A LEGGERE LA STORIA DI STEFANO!!

“Mi chiamo Stefano Brusco, sono di Latina, ho 55 anni e lavoro nell’edilizia. Il mio primo incontro con il mal di schiena risale al lontano 1990 quando avevo appena 25 anni, ero giovane e forte e mai avrei immaginato che una cosa del genere mi avrebbe cambiato la vita.

La mia storia è iniziata come tanti, un bel giorno facendo un movimento banale ho sentito una fitta e mi sono bloccato. Ho fatto un ciclo di punture intramuscolo di voltaren e muscoril e in pochi giorni sono tornato a fare tutto come prima, almeno così credevo. Purtroppo da quel momento niente sarà più come prima…

Dopo un pò di mesi il secondo episodio, ho ripetuto il ciclo di voltaren e muscoril ma non hanno avuto un grande effetto come la prima volta e quindi mi sono rivolto ad un ortopedico e poi ad un fisioterapista con il quale ho fatto un ciclo di massaggi e applicazioni con macchinari, ma niente di specifico. Anche questa volta ne sono uscito, ma rispetto alla prima ci sono voluti più tempo e più fatica.

Da quel momento negli anni si sono verificati una serie infinita di episodi, non sò più neanche quanti, almeno uno o due ogni anno. La soluzione, che non era una soluzione, era sempre la stessa: visita, farmaci, sedute di fisioterapia.

Poi le risonanze… non so neanche più quante ne ho fatte! Evidenziavano le classiche protrusioni L4-L5 e L5-S1. Ho consultato gli specialisti di tutta Italia tra ortopedici, neurochirurghi, fisioterapisti, chiropratici, osteopati ognuno mi proponeva la soluzione miracolosa ma nessuno un percorso completo e veramente efficace nel tempo. Ogni volta stavo meglio per un periodo ma alla fine tornavo sempre a bloccarmi. Mi stavo rendendo conto che ero finito in un tunnel e non ne vedevo la luce.

Non riuscivo più a lavorare, non riuscivo più ad andare in mountain bike, iniziavo a deprimermi.

Dopo 22 anni di sofferenze, nel Luglio del 2012 dopo 3 blocchi consecutivi in pochi mesi ormai scoraggiato, sfiduciato e sotto il consiglio del neurochirurgo, preso dalla disperazione trovo il coraggio e decido di operarmi!!

Dopo l’intervento mi dicono che non c’è bisogno di fare fisioterapia, che sarei stato bene senza fare niente perché l’ernia era stata tolta. Io speranzoso riprendo il lavoro e la mia vita quotidiana, ma la realtà è che non sono mai stato veramente bene! Mi stavo rassegnando a dover convivere con questa invalidità, stavo pensando di dover cambiare lavoro e ormai la mountain bike era solo un lontano ricordo…

Ad Aprile 2013 succede quello che non doveva succedere, quello che mai avrei immaginato, quello che mi terrorizzava … LA RECIDIVA!! Mi blocco di nuovo e torna lo stesso dolore che avevo prima dell’intervento. Torno dal chirurgo che mi prescrive l’ennesima cura di farmaci, mi riducono un pò il dolore e mi permettono di poter continuare a lavorare fino a Novembre.

Cosa succede a Novembre? LA CATASTROFE!!! Inizia una forte sciatalgia che mi costringe a letto per 2 mesi, i farmaci non mi fanno niente, la fisioterapia non mi fa niente, sono disperato. Giro su internet, leggo tutti i forum, scopro gente disperata e rassegnata, qualcuno su un forum mi indica una fisioterapista a Bologna che prometteva che in 2 3 trattamenti faceva rientrare l’ernia e sparire il dolore (ho scoperto solo dopo che le ernie non rientrano e che la cosa è molto più lunga, complicata e impegnativa!). Disperato vado a Bologna ma con scarsi risultati.

Sono scoraggiato e sofferente, ma decido di combattere e reagire, non voglio rassegnarmi ad una vita di sofferenze e rinunce a 48 anni.

Un giorno casualmente incontro un amico di famiglia che fa il preparatore atletico e mi dice di andare da Simone Bottomei, un fisioterapista specialista in terapia manuale con il quale ha condiviso uno studio in passato, mi disse che forse lui mi avrebbe potuto aiutare.

Lo chiamo, gli racconto la mia situazione disperata e prendo appuntamento per una prima visita il giorno successivo.

Il viaggio da Latina a Roma è interminabile, il dolore alla gamba è talmente forte che devo viaggiare sdraiato sul sedile posteriore, mi trascino all’interno dello studio per la prima valutazione. La sua espressione e le sue parole parole mi fanno capire che la situazione era molto grave ma vedo uno spiraglio di luce. In maniera molto seria e professionale mi propone di fare qualche seduta e a breve rivalutare i risultati ottenuti, se i risultati non avessero soddisfatto le aspettative non avremmo continuato.

Il chirurgo mi avevo proposto di rioperami, ma io non volevo tornare sotto i ferri, avevo troppo paura temevo che sarebbe stato l’ennesimo fallimento.

Il percorso proposto e l’approccio di Simone mi hanno dato fiducia. Grazie alla sua professionalità e alla mia caparbietà piano piano sono tornato a camminare, ho ripreso il lavoro e addirittura ho ripreso la mountain bike. Ho faticato, lottato, fatto tanti esercizi a casa, ogni seduta di terapia era corredata di esercizi di autorieducazione che con fatica eseguivo quotidianamente.

Che dire? Oltre a bici, camminate e lavoro ho addirittura iniziato a fare escursioni in montagna fino ad arrivare a salire la vetta del Gran Sasso e tante altre vette appenniniche.

Ad oggi faccio con Simone delle sedute di mantenimento mensile e non ho avuto più blocchi, riesco a lavorare e a svolgere tutti i miei hobby e  il mal di schiena è soltanto un brutto ricordo.

Il percorso è stato lungo, faticoso, con alti e bassi, sulla mia pelle ho sperimentato che non esistono trattamenti miracolosi ma solo la professionalità e la determinazione possono portare alla guarigione e al completo recupero delle funzioni.”

…“ADDIO ERNIA!!!”…