LE ONDE D’URTO: COSA SONO E QUANDO SONO INDICATE?

In questo articolo ti spiegherò come funzionano le onde d’urto, quali sono le differenze tra le focali e le radiali e quali sono le indicazioni e controindicazioni. 

 

Le ONDE D’URTO da tempo utilizzate in campo urologico, hanno trovato una vasta gamma d’azione in campo ortopedico per il trattamento di diverse patologie muscolo-scheletriche. Sono un fisioterapista che applica quotidianamente questo macchinario e se continuerai a leggere ti spiegherò come funzionano e quando usarle per ottenere dei reali benefici.

 

TIPOLOGIE DI ONDE D’URTO:

Innanzitutto dobbiamo distinguere 2 tipologie di onde d’urto, che variano in base alla modalità di erogazione, e sono:

  • Focali: emesse da un generatore in grado di creare un brusco cambiamento di pressione, sono onde che possono raggiungere l’equivalente di 1500 kg per centimetro quadro. Questo tipologia di onde sono di esclusiva competenza medica. (manipolo a sinistra)

 

  • Radiali: emesse da un sistema balistico caratterizzato da una pistola in cui il proiettile è mosso dall’energia generata da un compressore. Queste onde possono raggiungere l’intensità di 20 kg per centimetro quadro, sono le più adatte per il trattamento di disturbi muscolo-scheletrici e sono di competenza fisioterapica. (manipolo a destra)

Perciò attento a quale trattamento ti viene fatto, se stai facendo fisioterapia devono necessariamente utilizzare le onde d’urto radiali!

Noi ovviamente utilizziamo quest’ultime, ma qualora sia necessario l’utilizzo delle focali sapremo consigliarti dove poterle eseguire.

A COSA SERVONO?

Le onde d’urto radiali portano a benefici poiché gli impulsi ad alta velocità stimolano meccanismi biochimici che comportano diversi effetti:

  • iperemizzare il tessuto (cioè stimolare l’afflusso di sangue nella zona trattata)
  • fibrinolitico (‘’ammorbidire’’ i tessuti fibrotizzati)
  • antalgico e antinfiammatorio
  • riattivazione dei processi riparativi

Quindi leviamoci dalla testa l’idea che servono per ‘’distruggere’’ le calcificazioni (come nel caso della spina calcaneare) ma al contrario attivano e aumentano il metabolismo riparativo della zona.

 QUANDO USARLE?

Le indicazioni terapeutiche più comuni, la cui efficacia è stata testimoniata da diversi studi presenti in letteratura scientifica sono:

  • tendinopatie croniche (spesso achillea e rotulea)
  • tendinopatie calcifiche (come quella della spalla)
  • epicondiliti (gomito del tennista)
  • fascite plantare
  • contratture muscolari

 

CONTROINIDICAZIONI

Come per tutti i mezzi fisici esistono delle controindicazioni:

  • neoplasie
  • presenza di pacemaker
  • gravidanza
  • ferite superficiali
  • gravi coagulopatie
  • sede di nuclei di accrescimento (nel caso di pazienti giovani)

CONCLUSIONI

L’efficacia delle onde d’urto è dimostrata, ma le modalità di utilizzo da parte dell’operatore è fondamentale ai fini del trattamento, quindi l’affidarsi a personale specializzato ti garantisce la combinazione migliore per la risoluzione del tuo problema.