DISFUNZIONI TEMPORO-MANDIBOLARI

Soffri di dolore nella zona della mandibola?

Senti dei rumori quando apri o chiudi la bocca, con conseguente dolore o limitazione?

Hai mal di testa ricorrente?

 

Se hai risposto SI ad almeno una di queste domande, vai al paragrafo DIAGNOSI per avere subito maggiori informazioni.

 

In questo articolo ti darò informazioni utili riguardo le disfunzioni temporo-mandibolari, così da poterle riconoscere ed intraprendere un percorso di cura dallo specialista più indicato.

 

 

QCOSA SI INTENDE PER DISFUNZIONI TEMPORO- MANDIBOLARI?

 

Rientrano in questa definizione in primis tutte le sindromi dolorose che colpiscono i muscoli masticatori e l’articolazione temporo-mandibolare; allo stesso tempo il dolore potrebbe trovarsi anche lontano dalla zona della mandibola ma avere come causa principale proprio questa articolazione.

L’associazione American Academy of Orofacial Pain, stima che il 40-75% della popolazione presenta almeno un segno della malattia, ma solo il 33% riferisce almeno uno dei sintomi durante la sua vita, ed è una percentuale veramente alta. Il dolore si presenta maggiormente dopo la pubertà e nell’80% dei casi negli individui di sesso femminile.

QUALI POSSONO ESSERE LE CAUSE?

L’origine del problema è quasi sempre multifattoriale, è più raro che il dolore sia causato da una sola struttura coinvolta.

  • Malocclusione dentale:

È molto spesso una delle prime cause da ricercare, quindi un non adeguato equilibrio dentale tra le due arcate, superiore e inferiore, può provocare uno squilibrio funzionale della muscolatura masticatoria ed un mal posizionamento del disco articolare sul condilo.

 

  • Bruxismo:

Altra causa, anch’essa molto diffusa, che può generare dolore è il digrignare i denti ( bruxismo ), si verifica solitamente di notte in maniera quindi involontaria, ma alcune persone fortemente ansiose/stressate potrebbero farlo anche di giorno. Questo sfregamento provocherà oltre che un’usura dentale anche una forte tensione dei muscoli masticatori, contribuendo alla formazione di trigger/tender point dolorosi.

  • Serramento: 

spesso confuso con il bruxismo, ma si tratta di una vera e propria chiusura della bocca davvero forte ed innaturale per una condizione di vita quotidiana. Basti pensare che alcune persone riescono a rompere i denti fino alla radice, tanta è la potenza del serramento. Anche in questo caso le tensioni muscolari e gli squilibri articolari creano zone molto dolorose e conseguenze ad altre articolazioni anatomicamente connesse.

  • Alterazioni strutturali dell’articolazione:

Un’alterata armonia di questa articolazione, dovuta ad esempio a dei traumi diretti alla mandibola, degli incidenti che provocano colpo di frusta, o la degenerazione del disco secondaria ad artrosi, rientrano molto spesso nelle cause che danno origine a dolore temporo-mandibolare

SINTOMI:

I disordini temporo-mandibolari presentano una sintomatologia molto varia per questo difficilmente correlabile.

Il sintomo principale della disfunzione dell’ATM è rappresentato dal dolore localizzato, ad esempio durante la masticazione o la conversazione.

Può esserci in alcuni casi anche una difficoltà nell’ apertura della bocca, che provoca un forte disagio, paura a sbadigliare, per timore che quel movimento provocherà un blocco o dolore.

Molto frequente è la comparsa di cefalea muscolotensiva, che può diventare molto invalidante e costringerti ad assumere importanti quantità di antidolorifici o medicinali vari sperando che passi da solo.

In questi casi è fondamentale il lavoro inter-disciplinare, spesso serve la collaborazione di più specialisti per poterti dare un sostegno al 100%.

 

Altri sintomi comuni posso essere:

  • Acufeni: le connessioni anatomiche dell’articolazione temporo-mandibolare con l’orecchio potrebbe portare al verificarsi di tale sintomatologia. Il problema deve essere indagato insieme all’otorinolaringoiatra per escludere possibili implicazioni dell’orecchio;

 

  • Vertigini: le strutture anatomiche dell’ATM connesse all’orecchio e la stretta correlazione con la parte alta della cervicale, potrebbe provocare delle sindromi vertiginose, per tale motivo è importantissimo inquadrare la patologia ed escluderne un’altra tramite l’aiuto dell’otorinolaringoiatra o altri specialisti;

 

  • Dolori cervicali: esiste una connessione fasciale tra l’apparato stomatognatico (articolazione temporo-mandibolare) e colonna cervicale. La disfunzione dell’ATM, potrebbe portare a tensioni cervicali.

DIAGNOSI:

Fondamentale per la diagnosi della disfunzione temporo-mandibolare è un esame obiettivo molto accurato. Ovviamente da solo non basta per avere un quadro completo della patologia.

Tramite la letteratura scientifica e l’esperienza clinica di specialisti in questo settore, l’American Academy of Orofacial Pain ha individuato 5 domande per fare roll-in o roll-out ( includere o escludere ) un eventuale disordine temporo-mandibolare nei vari pazienti:

 

  • Hai mai avuto dolore alle mandibole, alle tempie, nell’orecchio o davanti l’orecchio?

 

  • Negli ultimi 30 giorni hai avuto un mal di testa che includesse l’area delle tempie?

 

  • Negli ultimi 30 giorni hai sentito rumori quando hai mosso o usato la mandibola?

 

  • Sei mai rimasto bloccato a bocca chiusa o hai avuto la sensazione che la bocca non si aprisse del tutto?

 

  • Aprendo al massimo la bocca, sei mai rimasto bloccato  in apertura o  comunque hai avuto la sensazione che non si sarebbe richiusa?

 

Se hai risposto SI ad almeno una di queste domande potresti avere un disturbo temporo-mandibolare.

 

Affinché si riesca a valutare nella maniera corretta e diagnosticare il tipo di sindrome temporo-mandibolare, dopo l’esame obiettivo, il professionista, può richiedere l’esecuzione di ulteriori esami strumentali, se necessari, così da avere un quadro completo della situazione.

Gli esami che possono essere richiesti sono:

  • Rx temporo-mandibolare per valutare la componente strutturale;
  • TAC, esame più specifico che permette una ricostruzione 3d dell’articolazione. Utile per approfondire i risultati ricavati dall’Rx;
  • RMN per la valutazione delle strutture molli e dei differenti componenti dell’articolazione (cartilagine, disco fibrocartilagineo, tessuto muscolare).

 

CONCLUSIONI:

Spero che queste informazioni ti siano state utili, spesso come te, molti pazienti si rivolgono a noi fisioterapisti specializzati come ultima speranza, dopo aver fatto innumerevoli visite, preso tanti medicinali ma senza aver mai risolto del tutto il proprio problema.

Il trattamento fisioterapico specialistico, riesce a migliorare sensibilmente la qualità della vita in merito a queste problematiche!

Se soffri di questi dolori rivogliti al nostro centro ed uno specialista si prenderà cura di te!

Articolo scritto da:

Dott. Guasticchi Alberto

Fisioterapista

Collaboratore presso Creomed

Specializzato nel trattamento dei disturbi temporo- mandibolari