Hai dolore all’inguine?
Hai dolore quando sali e scendi le scale?
Non riesci ad allacciarti le scarpe o infilare le calze?
Camminare è sempre più difficile e doloroso?
Se inizi ad avere questi segni o le senti già da tempo, potresti soffrire di COXARTROSI.
Leggi questo articolo e ti spiegherò come affrontare questo problema, bastano pochi miunti. Se pensi che l’unica soluzione sia l’intervento protesico e che evitare le attività sia la soluzione migliore ti posso già preannunciare che non è così.
Siamo un team di fisioterapisti specialisti in terapia manuale ortopedica, esercizio terapeutico e osteopatia, che da anni trattano con successo tutte le patologie neuromuscoloscheletriche.
Se il consiglio che ti è stato dato è di stare a riposo, ti posso già dire che è il consiglio sbagliato!
In uno studio pubblicato sul “journal of anatomy” nel 2006 è stato dimostrato che la cartilagine subisce un qualche tipo di atrofia (assottigliamento) in condizioni di carico ridotto, ad esempio con immobilizzazione postoperatoria e paraplegia. Tuttavia, un aumento del carico (come riscontrato dagli atleti d’élite) non sembra essere associato ad uno spessore medio della cartilagine maggiore. Inoltre è stato dimostrato già da Keller et al. Nel 1992 che l’esercizio fisico aumenta la massa ossea e muscolare (ad es. Body building), mentre gli stati di inattività o microgravità sono stati associati all’atrofia dei tessuti.
Da queste poche righe avrai già compreso che l’artrosi si combatte col movimento!
CHE COS'E' L'ARTROSI ALL'ANCA
Le articolazioni sinoviali, l’ANCA è una di queste, sono composte da varie strutture e tessuti che, da un punto di vista funzionale, agiscono in sincronia. Queste sono realizzate in modo da gestire efficacemente i carichi meccanici incontrati nel corso di molti anni di vita, idealmente senza subire danni.
La cartilagine articolare ialina e un tessuto meccano –adattativo avascolare, quindi non ricevendo sangue non può rigenerarsi.L sua complessa struttura ricca di acqua fornisce la superficie portante delle articolazioni sinoviali, ha la funzione di proteggere e rendere fluidi i movimenti.
La coxartrosi, più comunemente chiamata artrosi dell’anca è una normale degenerazione progressiva delle cartilagini, che determina una superficie articolare ruvida e irregolare. E’ fisiologico ma alcuni fattori possono accelerarne l’invecchiamento e causare episodi infiammatori dolorosi. Questi fattori sono:
- età
- genetica
- stile di vita (fumo, alimentazione, ecc)
- traumi
- interventi chirurgici
- Obesità
QUALI SONO I SINTOMI DELL'ARTROSI ALL'ANCA?
I sintomi tipici della coxartrosi sono:
- Dolore posteriore d’anca durante lo squat
- Dolore inguinale localizzato mentre accavalli le gambe
- Dolore inguinale che scende fino al ginocchio
- Zoppia
- Difficoltà e limitazione nei movimenti ( es, allacciarsi le scarpe, stare a gambe incrociate)
- Grave rigidità articolare
SEGNI
- Debolezza dei muscoli abduttori d’anca (Piccolo gluteo, medio gluteo)
- Riduzione della mobilità passiva in abduzioe e adduzione
- Rotazione interna limitata
HO ARTROSI ALL'ANCA, COSA DEVO FARE?
DEVI INIZIARE FACENDO UN’ ACCURATA VALUTAZIONE!
La radiografia dell’anca fatta con delle proiezioni specifiche per l’artrosi rappresenta il GOL STANDARD per la diagnosi di COXARTROSI, ma questa è indispensabile solo quando si prospetta la decisione di un intervento chirurgico. In questo caso sarà lo specialista a prescriverla. La visita fisioterapica ci farà capire se il tuo stadio d’artrosi è risolvibile con un corretto percorso terapeutico comprensivo di terapia manuale ed esercizio terapeutico.
VISITA
Durante la nostra visita raccoglieremo i dati necessari a ricostruire il tuo quadro clinico e la storia del tuo dolore, attraverso dei test manuali possiamo fare una valutazione funzionale dell’anca e capire se è utile un esame radiografico o una visita specialistica.
Se il dolore e la funzionalità non sono altamente compromessi, la tua qualità della vita è ancora buona, pianificheremo un percorso riabilitativo.
CHE FISIOTERAPIA SI PUÒ FARE PER L’ARTROSI DELL’ANCA?
Educazione, terapia manuale, esercizio terapeutico e perdita di peso (laddove necessario) per almeno 3 mesi dovrebbero costituire il trattamento di prima scelta come viene sottolineato da questo studio, dell’Università svedese di Lund pubblicato a settembre 2019, su oltre 44mila pazienti con artrosi di ginocchio e anca.
Purtroppo però solo il 50% dei pazienti riceve terapie adeguae e supportate da letteratura scientifica.
La scelta del trattamento terapeutico sarà unico e individuale, verrà costruito su misura per te. Si terrà conto della gravità dell’artrosi, dei sintomi e dell’età.
Ribadendo che ogni tecnica viene proposta con intensità, modalità e tempistiche diverse, voglio comunque darti un’idea di come è strutturato un percorso riabilitativo.
- Terapia manuale passiva e priva di dolore dell’articolazione dell’anca, del bacino e della colonna lombare
- Esercizi di allungamento muscolare
- Esercizi di rinforzo muscolare
- Esercizi propriocettivi
- Esercizi posturali
- Terapia antalgica con apparecchi elettromedicali
- Terapia infiltrativa solo se necessaria (di pertinenza medica)
Un percorso di recupero funzionale ha una frequenza iniziale di due volte a settimana. La riduzione della frequenza è proporzionale alla diminuzione del dolore, al miglioramentodelle performance motorie e muscolari e all’impegno e costanza che ci metterai negli esercizi a casa.
È di fondamentale importanza nel percorso di guarigione, che tu prosegua con costanza ed impegno gli esercizi appresi durante le sedute, una volta terminata la fisioterapia.
L’esercizio terapeutico svolto individualmente ti consente di non perdere i benefici ottenuti con la fisioterapia e continuare a mantenere una forte muscolatura a sostegno di quest’articolazione sofferente.
Un programma di mantenimento, che prevede una seduta al mese circa, sarà utile a:
- supervisionare i risultati ottenuti
- eliminare eventuali disfunzioni somatiche (blocchi)
- correggere e fare un upgrade degli esercizi di autorieducazione
- monitorare l’attività fisica/sport svolti
DOVRAI OPERARTI PER L'ARTROSI ALL'ANCA?
Praticare fisioterapia non può essere sempre garanzia che tu non debba mai ricorrere all’intervento chirurgico. Ovviamente questo approccio conservativo è il GOLD STANDARD in tutti gli stadi della malattia, tranne che in quello terminale.
Nella stadio terminale della malattia, fare fisioterapia non è risolutivo ma è comunque utile anche se si è già programmato l’intervento chirurgico.
Questo ti consentirebbe di arrivare nelle migliori condizioni possibili, avere meno dolore e più tono muscolare.
La fisioterapia ti aiuterà a posticipare l’intervento, qualora tu in questo momento per motivi personali non possa farlo.
Ti informo che spesso mi capita di visitare pazienti che hanno forte dolore all’anca e NON presentano un brutto quadro radiografico, e viceversa.
Tenendo conto di quanto ti ho appena detto, capirai quanto è importante per noi la tua valutazione, perché ogni storia è unica e tu sei unico, e per quanto seguiamo delle linee guida, un ragionamento clinico, valutazione e rivalutazione, il trattamento è costruito su di te, per le tue esigenze ed i tuoi obiettivi.
MESSAGGIO DA PORTARE A CASA
- Non abusare di farmaci antinfiammatori, sono solo complementari alla fisioterapia nella fase acuta
- Non credere agli integratori che ti fanno ricrescere la cartilagine, LA CARTILAGINE NON RICRESCE
- Non spaventarti delle radiografie
- Riprendi un corretto stile di vita
- Perdi peso
- Continua a muoverti e a fare attività fisica
- Un corretto PERCORSO FISIOTERAPICO DEVE ESSERE LA PRIMA SCELTA!!!
Se ancora non ti sei deciso ti incoraggio a chiamarci per una valutazione. Chiariremo tutti i tuoi dubbi e risponderemo alle tue domande e se dovessi aver bisogno di uno medico specialista, possiamo metterti a disposizione i nostri.
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Articolo scritto da:
Dr. SIMONE BOTTOMEI
Fisioterapista – Osteopata – Terapista manuale
Specialista e decente in Riabilitazione della Spalla presso STUDIOGEST
Ideatore del PERCORSO SPALLA360
Responsabile e cofondatore del centro CREOMED
